In molti luoghi disagiati del mondo il virus dell’epatite B prospera e si propaga, tra ignoranza, malnutrizione, sporcizia e promiscuità.
Quando ci è possibile organizziamo campagne di sensibilizzazione e di conoscenza della malattia.
Il nostro sogno è di vaccinare, almeno, tutti i bambini al di sotto dei 12 anni di età nei luoghi più poveri e sfavorevoli, oltre che più esposti al contagio.
I bambini da vaccinare sarebbero migliaia, ma… si fa ciò che si può, in base alle offerte ricevute.
In svariate parti del mondo l’epatite B è endemica e colpisce percentuali rilevanti delle popolazioni. L’Epatite B è la principale causa di malattie croniche del fegato e di decesso per malattie epatiche nel mondo.
La storia naturale dell’infezione è completamente diversa a seconda che l’infezione venga contratta nella prima infanzia, nel qual caso si assiste ad una percentuale di cronicizzazione in oltre il 90% dei casi, o in età adulta. In questo ultimo caso la guarigione avviene in oltre il 90% dei casi.
Nella persona affetta da epatite B cronica, le cellule epatiche sane vengono danneggiate e nel tessuto si formano delle cicatrici che pregiudicano il funzionamento del fegato, determinando gravi conseguenze e danni al fegato tra cui cirrosi epatica e carcinoma.
Poiché però la terapia è, a tutt’oggi, molto lunga, costosa e poco efficace (rallenta soltanto il moltiplicarsi del virus, non lo debella), l’arma migliore contro l’epatite è la vaccinazione, obbligatoria in Italia dal 1996.
La vaccinazione garantisce l’immunizzazione nella quasi totalità dei casi.
Lo schema di vaccinazione prevede tre dosi, con un possibile richiamo dopo 10 anni. Il suo costo varia da luogo a luogo.